Friday, August 24, 2007

"....Oggi, il digitale mette in ombra l'analogico, il virtuale soppianta il fisico. Fatta salva la quotidiana rivoluzione nei suoi processi di produzione, ora, grazie ai media elettronici, sembra presentarsi per l'architettura la possibilità di affrancarsi dallo scomodo vincolo della sua materialità per accedere ad una piu seducente, ma in fondo inarrivabile, virtualità. Noi rifiutiamo questa opzione......."
Peter Wilson

3 Comments:

Blogger al_beri said...

perdere la materialità di una architettura e un processo che da anni sembra avanzare tra coloro che l'architettura la disegnano.Il concetto di materialità legato a quello di massa rende l'architettura un mattone senza anima; se i volumi fossero svuotati, resi leggeri, la materialità assumerebbe un linguaggio nuovo fatto di parole nuove quali pixel, layout, layer....parole rubate alla virtualità.
Il virtuale diventerebbe l'unica opportunità di comunicazione.

2:18 AM  
Blogger otarebill said...

L'"architettura" va progettata, quindi sempre è immaginata a priori, spesso la si costruisce anche.
Certo è il mio ambito di riferimento, quello necessario, immaginifico!
L'uomo vuole proteggersi ed abitare, sentirsi sicuro nei vuoti costruiti o proiettati dalla massa, ma io credo che l'architettura non è solo quella!
la realtà del vivere non è solo quella fisica esistenziale!

3:29 AM  
Anonymous Anonymous said...

any news coming ?

8:10 PM  

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