Sunday, August 05, 2007

"La città contemporanea è come l'aeroporto contemporaneo ("tutti uguali") ?...............di una sempre maggiore autonomia: talvolta in pratica gli aeroporti non hanno nemmeno un rapporto con una specifica Città Generica. Sempre più grandi, dotati di un numero crescente di servizi non riferiti all'attività del viaggio, si avviano a sostituire la città. La condizione dell'essere di passaggio sta diventando universale.............."
Rem Koolhaas

7 Comments:

Anonymous Anonymous said...

gli aereoporti non posso sostituire la città.La città è frutto di una profonda stratificazione,è fatta di tempo che passato e che stà per passare;l'aereoporto no.

7:13 AM  
Anonymous Anonymous said...

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2:18 AM  
Blogger otarebill said...

verranno abbandonati o distrutti per costruirne altri, sempre piu grandi e piu autonomi, per svolgervi commercio, affari e per viverci.
Nessuno avrà interessi a conservare e stratificare, questo avverrà di fatto virtualmente....il tempo è accelerato!
Stanno a pochi minuti di distanza!
Continueranno a generare attività non previste inizialmente (es. centri commerciali, ristoranti, alberghi ecc.)
Saranno silenziosissimi!
a me piace l'arte, il colore, non il terrore!

otarebill

2:46 AM  
Anonymous Anonymous said...

è brutto il futuro che dipingi.
queste idee annientano la bellezza dei tuoi acquerelli

9:28 AM  
Blogger otarebill said...

quello che dipingo non è il futuro!
prendo spunto e studio la realtà presente, la realtà esistenziale, tento di osservarla cerco con attenzione.
alcuni di questi acquarelli pubblicati non sono altro che interpetrazioni di luoghi fisici che esistono nel presente.
nello specifico quest'acquarello rappresenta uno scorcio dell' HARTSFIELD INTERNATIONAL AIRPORT in Georgia......puoi osservarlo dal satellite!

otarebill

10:20 AM  
Anonymous Anonymous said...

lascia stare,non parlavo dell'areoporto nello specifico.Buona giornata.

3:24 AM  
Blogger otarebill said...

"Il possibile non comprendere soltanto i sogni delle persone nervose, ma anche le non ancor deste intenzioni di Dio. Un'esperienza possibile o una possibile verità hanno qualcosa di divino in sè, un consapevole utopismo che non si sgomenta della realtà bensì la tratta come un compito e un'invenzione"
Robert Musil

3:35 AM  

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