Sunday, September 30, 2007

otarebill - disegni di carta - retroguardia

“…..Ho sempre sentito dire dai veri Architetti che l’architettura non c’è quando si fanno disegni, ma c’è soltanto quando è stato messo “mattone su mattone”: come dire che l’architettura c’è soltanto quando c’è. Dev’essere vero, sono convinto che è vero.

Come dire che la sessualità si esaurisce, alla fine, soltanto nella scopata. Dev’essere vero, sono convinto che è vero.

Se è così mi offro all’insulto e anzi, lo precedo. Sono pronto, se necessario, a pensare di non essere un architetto e dunque di non potere neanche pensare di entrare nel “club” dei veri architetti.

Ho letto sulla facciata di una casetta in California: “Don’t even think to park in front of this house.” Sono pronto a non posteggiare davanti alla grande casa dell’architettura.

Sono pronto a stare lontano, ad essere un “voyeur” dell’architettura, sono pronto ad essere un dilettante – viziato – dell’architettura, sono pronto ad essere un turista dell’architettura, sono pronto a continuare a fare disegni di architettura…..”

Ettore Sottsass


Eccesso - Distopia 1. "città-panico"

Saturday, September 15, 2007

" .....La modernità, per contro, si è mossa per progressiva deterritorializzazione. L'individuo emancipato dall'appartenenza e dalla sua identità simbolica, ha acquisito i tratti dell'universalità, imponendo la sua misura -all'oggi la ragione tecnoscientifica- su tutto il pianeta. La civiltà cessa come spazio, come topos, e diviene un tempo senza confini spaziali, smisurato, consacrato alle sue categorie: progresso e disincanto. La ricerca spasmodica del villaggio globale (e, in negativo, lo spaesamento) nasce dalla dissoluzione dell'idea dello spazio. Da qui anche la capacità di omologazione, di uniformazione come sincronia, cioè come necessità di vivere tutti nello stesso tempo: l'innovazione fine a se stessa e il correlativo disprezzo del passato e del diverso.
La manifestazione visibile di questa globalizzazione è la devastazione dei paesaggi......."
Eduardo Zarelli

Thursday, September 13, 2007



Eterotopia 2? Navi-città mobili.

"........ si comprende perchè la nave sia stata per la nostra civiltà - almeno dal XVI secolo in poi - il maggiore strumento economico e, insieme, la maggiore riserva della nostra immaginazione. La nave è l'eterotopia per eccellenza. Le civiltà senza navi sono come i bambini, i cui genitori non hanno un letto matrimoniale sul quale poter giocare. I loro sogni allora si inaridiscono; lo spionaggio si sostituisce all'avventura, e lo squallore della polizia prende il posto dell'assoluta bellezza dei corsari."
Michel Foucault

Saturday, September 08, 2007

eterotopia1? - paesaggi mobili-città provvisorie. es. il caso Mondello


- ...."Le cabine erano un'architettura perfetta, ma anche si allineavano lungo la sabbia e strade bianche in mattine senza tempo e sempre uguali................Li vedevamo sorgere con il sorgere dell'estate e decadere con essa..........,un tempo di vacanze, di incontri, di amori, forse anche di noia che si ripeteva ogni anno. E quando le grandi spiagge erano vuote l'inverno era ancora il terreno mobile di una città provvisoria che il lungomare separava dall'altra. Ma la prima restava sempre la città degli incontri, come il molo, come tutto ciò che sta tra terra e acqua, come tra la terra e il cielo....."
Aldo Rossi

Sunday, September 02, 2007

Gioia Tauro
"....La crescita dei traffici è stata eccezionale: si è passati, infatti, dai 17.000 TEUs (con 50 navi attraccate) nel 1995, ai 2.652.701 TEUs (con 3.060 navi) nel 2003. Partendo dal 1996, primo anno di piena operatività del porto, l'incremento, riferito all'anno 2000, è stato dunque del 463,75%, una percentuale altissima che non ha riscontro in alcun altro porto di transhipment nel mondo........"
Ministero del Commercio Internazionale 2004